Come sapete non amo proporvi posti main stream.
Ci sono dei posti storici buoni di cui non vi parlo perchè parlano da soli. Il Garghet pensavo fosse uno di questi, se non fosse che dopo esserci stata qualche settimana fa e avervi raccontato la mia cena nelle storie instagram ho iniziato a ricevere qualche messaggio che non mi aspettavo. "Ma vale la pena?". Non pensavo di dover rispondere a questa domanda proprio su uno dei posti più conosciuti e buoni di Milano, ma proprio perchè rientra nei miei posti del cuore ho deciso di scrivervi due righe per spiegarvi perchè i soldi che spenderete al Garghet non potranno che essere soldi ben spesi.
Iniziamo con il contesto. Lontana dal centro, quasi in campagna, in fondo a via Ripamonti, scomoda da raggiungere senza macchina si erge una colonna portante della ristorazione milanese: Il Garghet. Un po' come il nero sta bene con ogni stagione. D'inverno si riempie di lucine natalizie e fa atmosfera, d'estate aprono quel giardino pazzesco che hanno e fa astmosfera uguale. Insomma è una figata pazzesca sempre. Anche solo per vedere come è arredato un salto ce lo dovete fare. Ma arriviamo al dunque: come si mangia? Spoiler: da Dio. La cotoletta del Garghet se la batte solo con quella della Trattoria del Nuovo Macello. Gigante, un'orecchia di elefante vera e propria. Vi diranno che una è per due, in realtà la quantità perfetta è una ogni tre persone, altrimenti non riuscirete a mangiare nient'altro. Ma questo non dovete permettere che accada perchè una cosa che non potete perdervi del Garghet è il loro risotto. Che sia al salto o che sia alla milanese è comunque di una bontà unica. Se hanno la loro cheesecake concedetevi questo quantitativo di zuccheri, ne vale la pena.
Dunque riassumendo, andate lì in due, prendete due calici di vino, un risotto, una cotoletta e un dessert in due. Ma è impazzita The Blonde Parmigiana? Non moriremo di fame? No, uscirete rotolando, le porzioni sono da camionisti russi affamati da 3 giorni di digiuno, dunque fidatevi di me, così è il quantitativo perfetto. E questo conto esagerato di cui si parla tanto? Non esisterà se seguirete i miei consigli. Qualità, gusto, ambiente meraviglioso e pancia piena, il Garghet per me è questo e vale sempre la pena!
Ci sono dei posti storici buoni di cui non vi parlo perchè parlano da soli. Il Garghet pensavo fosse uno di questi, se non fosse che dopo esserci stata qualche settimana fa e avervi raccontato la mia cena nelle storie instagram ho iniziato a ricevere qualche messaggio che non mi aspettavo. "Ma vale la pena?". Non pensavo di dover rispondere a questa domanda proprio su uno dei posti più conosciuti e buoni di Milano, ma proprio perchè rientra nei miei posti del cuore ho deciso di scrivervi due righe per spiegarvi perchè i soldi che spenderete al Garghet non potranno che essere soldi ben spesi.
Iniziamo con il contesto. Lontana dal centro, quasi in campagna, in fondo a via Ripamonti, scomoda da raggiungere senza macchina si erge una colonna portante della ristorazione milanese: Il Garghet. Un po' come il nero sta bene con ogni stagione. D'inverno si riempie di lucine natalizie e fa atmosfera, d'estate aprono quel giardino pazzesco che hanno e fa astmosfera uguale. Insomma è una figata pazzesca sempre. Anche solo per vedere come è arredato un salto ce lo dovete fare. Ma arriviamo al dunque: come si mangia? Spoiler: da Dio. La cotoletta del Garghet se la batte solo con quella della Trattoria del Nuovo Macello. Gigante, un'orecchia di elefante vera e propria. Vi diranno che una è per due, in realtà la quantità perfetta è una ogni tre persone, altrimenti non riuscirete a mangiare nient'altro. Ma questo non dovete permettere che accada perchè una cosa che non potete perdervi del Garghet è il loro risotto. Che sia al salto o che sia alla milanese è comunque di una bontà unica. Se hanno la loro cheesecake concedetevi questo quantitativo di zuccheri, ne vale la pena.
Dunque riassumendo, andate lì in due, prendete due calici di vino, un risotto, una cotoletta e un dessert in due. Ma è impazzita The Blonde Parmigiana? Non moriremo di fame? No, uscirete rotolando, le porzioni sono da camionisti russi affamati da 3 giorni di digiuno, dunque fidatevi di me, così è il quantitativo perfetto. E questo conto esagerato di cui si parla tanto? Non esisterà se seguirete i miei consigli. Qualità, gusto, ambiente meraviglioso e pancia piena, il Garghet per me è questo e vale sempre la pena!
