eiaLe Langhe. Solo il nome dovrebbe farvi sognare cibo buono, vino ancora più buono e verdeggianti colline. Se questo non accade è perché non ci siete mai stati, e proprio per voi è pensata questa guida per un weekend perfetto nelle Langhe durante la fiera mondiale del tartufo bianco. Vi vedo che avete iniziato a salivare, cominciamo. Fondamentale avere una macchina, vi permetterà di vedere tanti borghi diversi tra loro e tutti magici. Per quanto riguarda il pernottamento ho un solo consiglio: non perdete le speranze. In questo periodo trovare un hotel o un Airbnb che abbia una stanza libera è più complesso che trovare parcheggio sui Navigli il sabato sera. Noi abbiamo optato per un Motel dignitoso a una cifra più che onesta, ma non avevamo molta scelta essendo l’unico posto con delle camere libere su booking in tutte le Langhe, qui il link Per quanto riguarda i ristoranti, anche qui prenotare si rivela una difficile missione. La famosissima Piola, ad Alba, non aveva un tavolo libero neanche tre settimane prima, ma se siete in due e avete orari flessibili vi consiglio di tentare la sorte. Per i più esigenti prenotate un tavolo alle Soste, senza neanche pensarci, è decisamente nella mia bucket list di ristoranti da provare una volta nella vita. Ora veniamo a noi, dove siamo stati? Il nostro weekend è iniziato con un pranzo meraviglioso alla Cascina Collavini. Qui potete trovare tutti i piatti tipici della tradizione piemontese e aggiungerci quanto tartufo volete. Non perdetevi assolutamente il patè di fagiano al tartufo e gli agnolotti del plin. Menzione speciale a tutti gli antipasti, anche i crudi eccellenti. A questo punto è d’obbligo una degustazione di vini come solo i piemontesi sanno farla. Dopo una lunga ricerca per scovare la cantina migliore abbiamo scelto la Cantina Comunale di Castiglione Falletto. Luogo perfetto se amate i posti belli, essere guidati da persone competenti e se volete scegliere in completa autonomia il vostro percorso. Qui avrete diverse opzioni, si parte con tre calici di bianco a 9 euro fino ad arrivare a vini più complessi e degustazioni più corpose. Io ho scelto una degustazione di tre calici di grandi vini rossi delle Langhe: Barbera, Nebbiolo e Barolo. Sulla scia dell’entusiasmo per cena vi consiglio di fare qualche chilometro in macchina e arrivare a La Morra. Qui troverete un posto molto alla mano, poco elegante ma con una cucina che sa quello che vuole dire e lo dice perfettamente: More e Macine. Il mio consiglio è di prendere un antipasto, la battuta di fassona, e di concludere con un primo, i tajarin al burro, su cui potete far mettere una spolverata di tartufo bianco. Per la domenica lasciatevi l’esperienza più particolare di tutte, la fiera del tartufo in centro ad Alba. Andateci per pranzo, fate prima due passi per Neive, a pochi minuti di auto da Alba, e passate alle Cantine del Glicine, un luogo meraviglioso e magico dove non potrete uscire senza un paio di bottiglie di Bonarda con cui tornare a casa. Come funziona la fiera è la domanda che mi avete fatto più di tutte. L’ingresso ha un costo di 4 euro, dentro potete fare un giro per tutti gli stand di prodotti piemontesi, dal cioccolato alla torta di nocciole, passando per una crema bianca di nocciole che non ho potuto non comprare (droga), e potete anche mangiare. Qui infatti avrete una scelta di piatti tipici da poter ordinare, io ho optato per dei ravioli del plin, e aggiungerci una grattata di tartufo bianco (7 grammi circa) per 28 euro in aggiunta al costo del piatto che si aggira tra gli 8 e i 10 euro. Più che un weekend è un’esperienza, che vale la pena fare almeno una volta nella vita per riempirsi gli occhi di posti belli e la pancia di vino rosso e tartufo bianco, due amici fedeli.